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28/08/15

154. LIUBA performance @ Venice Biennale Opening


LIUBA

THIS IS NOT A PERFORMANCE ART PIECE

Venice Biennale Opening May 6, 2015 1 - 6 pm





Un’affermazione scritta che mette in dubbio il suo stesso contenuto provoca uno spaesamento nel pubblico, indotto ad interrogarsi sul labile confine tra ciò che la vita presenta e quello che l’arte rappresenta, e al tempo stesso invita a riflettere sulla natura del linguaggio e sul concetto di verità e finzione, mescolandone le carte. Umberto Eco definiva il segno, “la cosa con la quale si può mentire”.

Con la negazione dell’azione descritta dal testo si sviluppa l’esatto contrario di ciò che viene dichiarato nel gesto, accompagnando i partecipanti della performance in un territorio che contrappone due concetti in modo paradossale.

Il riferimento evidente a la trahison des images rivelata già da René Magritte si materializza in questa opera con il tradimento dell’idea di performance artistica, volendo essa interagire direttamente con ciò che appartiene a la réalité.

La metaperformance si basa sulla giustapposizione paradossale dell’immagine e della scritta che la smentisce, ponendo fine al regime della rappresentazione basata sulla somiglianza.

Relazionandosi dunque con le opere di Duchamp e ‘One and three chairs’ di Kosuth, l’incongruità semantica della non-performance si approccia ironicamente alla realtà contingente, decostruendola e inscrivendola in un sistema complesso costituito dall’analisi scientifica del gesto nel suo contesto.





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